Giovanni di Felice
Nasce il 6 marzo 1950 a Civita Castellana in provincia di Viterbo. I parenti lo racconatano paffutello con i capelli a spazzola e vivacissimo mentre insieme a suo cugino di un mese più grande corre tra le mura di un palazzo cinquecentesco, portato in dote dalla madre Rosa Ribaldi. La prima esperienza di scontro con le norme l'ha con gli ordinamenti scolastici dell'epoca che gli impediscono di proseguire gli studi per oltre un anno. E' di quel periodo il suo primo contatto con il mondo delle regole della società civile e della legge, segue infatti ovunque nelle aule dei tribunali e nello studio il padre Felice, brillante avvocato del foro di Viterbo. Dopo il fermo, gli studi successivi, lo vedono adolescente brillante ma insofferente alle rigide regole di quel periodo. Nascono scontri con docenti ed educatori, accumula assenze e il padre per punizione lo confina nel colleggio dei Fratelli Maristi, ma le cose possono solo peggiorare. Alla fine il padre si arrende e gli consente di frequentare il liceo come studente esterno al convitto. Di tale scelta non dovrà pentirsi infatti subito si vedono i miglioramenti scolastici fino ad ottenere riconoscimenti dalla stessa istituzione scolastica che lo premia con medaglia d’oro nell’anno millenovecentosessantotto, anno del conseguimento della maturità scientifica. Il background culturale e la natura ribelle lo portano a frequentare Giurispudenza e a partecipare con impegno alle contestazioni sessantottine. Dal 1973 al 1974 svolge la pratica forense presso lo studio del padre, ma la forte personalità del genitore e la sua insofferenza al rispetto delle regole imposte e non condivise, lo inducono a partecipare ai vari concorsi pubblici al fine di rendersi indipendente. La sua insofferenza, nonostante la vincita di altri concorsi cui ebbe a partecipare, anche più convenienti economicamente, lo spinge ad accettare quello che prima di tutti gli altri ebbe a concludersi. Difatti nel marzo del 1975 assume servizio presso il Ministero della pubblica istruzione. Innamorato della professione forense, comunque partecipa e supera gli esami di procuratore legale nel !978, ma il suo sogno di esercitare la professione si infrange di fronte alle norme che prevedono l’incompatibilità con l’impiego pubblico. Dopo avere scelto di proseguire la carriera amministrativa, nel 1986 approda alla dirigenza a seguito della vincita del concorso pubblico, dove si piazza al primo posto tra i tre vincitori. Fatto questo che gli consente di rimanere a Roma, nella amministrazione centrale. |
Attualmente pensionato vive a Roma nel centro storico e si compiace di scrivere versi in romanesco, dialetto che lo affascina per la sua musicalità ed efficacia espressiva. Ama passeggiare nelle vie del centro, dove trova ispirazione per i suoi versi e percepisce la vera anima della città che lo ha adottato e verso la quale sente di dovere riconoscenza per le occasioni avute e gli amori coltivati.
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